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Gennaio, febbraio e marzo sono mesi ideali per visitare Venezia con tutta calma
Perchè non scegliere questi mesi invernali per un viaggio nella laguna e nei borghi storici delle isole?
I campi e le calli sono più tranquilli e non si fanno code nei maggiori punti di attrazione (a parte il periodo del Carnevale, dall’8 al 25 febbraio 2020).
Ecco qualche spunto per organizzare una visita di una giornata o un fine settimana.
-Malamocco, borgo antico di pescatori, ortolani e merlettaie all’estremità sud dell’isola del Lido, è una piccola Venezia, ma fuori dai percorsi tradizionali. Qui potrete passeggiare tra calli e campielli e visitare il museo del Palazzo del Podestà (su appuntamento, contattare tel. 347.4144035 o 041.2760506) che ospita un’esposizione permanente di reperti archeologici, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al secolo XII. A Malamocco c’è ancora lo studio dell’artista Hugo Pratt, dove sono state ideate e create molte delle storie del suo Corto Maltese, uno dei più noti personaggi del fumetto italiano e internazionale.
-Anche i borghi dell’isola di Pellestrina ancora conservano le proprie tradizioni, tra le quali il merletto a fuselli e i tipici bussolà, anelli di pane croccante. Da vedere il caratteristico borgo di San Pietro in Volta, fra i più antichi insediamenti di questo angolo di laguna, e l’abitato di Pellestrina, dalle case variopinte.
-Da marzo in poi, potrete fare un’escursione in laguna a bordo di un peschereccio per vedere da vicino come si pesca in laguna, e assaggiare il pesce appena pescato, cucinato secondo le ricette della migliore tradizione veneziana.
-Marzo è il momento migliore anche per osservare le molte specie di uccelli acquatici che svernano nelle aree naturali della laguna, come la Riserva di Ca’ Roman sull’isola di Pellestrina e l’Oasi delle Dune degli Alberoni al Lido. Qui è possibile ritrovare gli ambienti naturali più tipici dei litorali veneziani: spiagge sabbiose, dune e pinete. Proprio in queste spiagge nidifica ancora il Fratino, una specie protetta di piccolo uccello trampoliere, diventato simbolo di biodiversità.